A Palazzo Strozzi arriva Reaching for the Stars. Da Maurizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye
E’ stata inaugurata il 4 marzo a Palazzo Strozzi la mostra Reaching for the Stars. Da Maurizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye, un percorso di ben 70 opere di artisti contemporanei italiani e internazionali tra cui: Maurizio Cattelan, Cindy Sherman, Damien Hirst, Lara Favaretto, William Kentridge, Berlinde De Bruyckere, Sarah Lucas, Lynette Yiadom-Boakye uniti in occasione dei trent’anni della Collezione Sandretto Re Rebaudengo.
Come sempre, l’inizio del percorso espositivo avviene nel cortile, questa volta la scena è occupata da un razzo in ferro pronto per il lancio dell’artista Goshka Macuga.
A seguire, una serie di provocazioni, spunti di riflessioni e interrogativi si alternano nelle opere che si susseguono come quando si arriva dinanzi allo scoiattolo suicida di Cattelan dal titolo “Bidibidobidiboo”, o quando si arriva dinanzi alle tele bacheche di Anish Kappor, l’invito alla riflessione sul tema dell’identità è fornito, invece, da Cyndy Sherman e Shrin Neshat, ampio spazio viene fornito anche alla videoarte allestiti negli spazi della Strozzina dove troviamo William Kentridge, Douglas Gordon e Philippe Parreno.
Il progetto a Palazzo Strozzi nasce dalla volontà di creare una piattaforma di sperimentazione in cui si uniscono l’esposizione di opere della collezione, nuove produzioni create per la mostra, oltre a un ampio programma di attività e progetti con gli artisti protagonisti.
La vera riflessione è proprio la possibilità di analizzare l’arte del presente e del futuro cercando in qualche modo di capire il rapporto con la società contemporanea.
Una delle opere che più colpisce lo spettatore è Thank you for your years of services di Josh Kline, dove troviamo due manichini imbustati e pronti per essere buttati nella spazzatura poiché il loro lavoro non è più necessario, visto che il progresso tecnologico li ha sostituiti senza remore.
“Reaching for the Stars è un viaggio in quarant’anni di scoperte e ricerca nell’arte contemporanea” afferma Arturo Galansino, Direttore della Fondazione Palazzo Strozzi e curatore della mostra “Ospitare a Firenze una collezione come questa significa celebrare i valori del mecenatismo e della committenza nella città dove il grande collezionismo è nato. La collaborazione tra Palazzo Strozzi e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo va oltre la mera esposizione di opere, ma è una sinergia di valori, una piattaforma condivisa in cui stimolare accessibilità, partecipazione e sperimentazione”.
Testo di Felisia Toscano
Foto di Maria Di Pietro