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Alla scoperta della Cupola cinquecentesca del Vasari a Pistoia

date » 17-07-2024 12:56

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La redazione di Arteventi news ha avuto la possibilità di vivere un’esperienza emozionante per la realizzazione di uno speciale sulla Cupola della Basilica della Madonna dell’Umiltà di Pistoia.
Un capolavoro architettonico che abbiamo avuto potuto di ammirare a partire dalla prima pietra che riporta la data del 1492 e che è visibile sulla parete esterna della Basilica.
Il percorso inizia in una piccola porticina in cui è necessario abbassarsi per entrare, quasi come se si fosse all’interno di un passaggio segreto, ci si ritrova dinanzi ad una scala a chiocciola che ci condurrà verso la sommità. La struttura ottagonale della cupola, con le sue nervature e le sue vele, è un esempio di architettura rinascimentale, ogni elemento è curato nei minimi dettagli e poter fare questo percorso è stato un vero e proprio viaggio nel tempo, dove si percepisce la grandezza del passato, la maestria degli antichi costruttori, la devozione dei fedeli che per secoli hanno pregato sotto questa volta celeste.
Il nostro “viaggio” che inizialmente prevede una scala a chiocciola che ci conduce al primo piano, ci da la possibilità di vedere dall’alto l’intero della Basilica; ma, è dopo la vista dell’antico organo che il percorso diventa più complicato snodandosi tra gradini alti, piccoli corridoi poco luminosi, passaggi stretti ed angusti mentre con mano continuiamo a toccare e a respirare il cinquecento.
Siamo curiosi e stupiti del percorso che stiamo facendo e man mano che ci avviciniamo, cresce l’emozione nel vedere sotto i nostri occhi un pezzo di storia della città pistoiese.
Nella parte finale, l’inclinazione è tale che per proseguire la salita dobbiamo percorrere dei gradini inclinati, si ha quasi la sensazione di abbracciare la cupola mentre ci avviciniamo… ad attenderci un’ultima scala che ci condurrà ad una piccola botola, ed è proprio lì la meraviglia, praticamente la botola si apre direttamente sulla lanterna in cima alla cupola, appena mettiamo il piede sull’ultimo gradino con gli occhi vediamo la città che si dispiega sotto di noi come un quadro dipinto, offrendo scorci suggestivi, i tetti di tegole rosse, il campanile svettante, il marmo bianco del Battistero, ogni dettaglio è ricoperto di bellezza. Percorriamo la lanterna in un girotondo rimanendo senza fiato con l’unica considerazione che la vera meraviglia è la cupola stessa, un’opera d’arte a cielo aperto, dove l’ingegno del Vasari si è intrecciato con la maestria dei costruttori toscani.
A quel punto con gli occhi pieni di arte e di bellezza riprendiamo la discesa che per alcuni versi è stata quasi più complicata della salita… ma ricchi dell’esperienza fatta e con la speranza che tutti coloro che si occupano della salvaguardia, tutela e conservazione della Cupola possano realizzare un progetto di valorizzazione per permettere ai pistoiesi e ai cittadini di tutto il mondo di poter vivere questa meravigliosa esperienza.


Testo di Felisia Toscano
Foto di Maria Di Pietro

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