Benvenuti a Procida
“Benvenuti a Procida Capitale della Cultura” è questa la voce che si sente dal capitano di bordo attraverso l’altoparlante del traghetto, siamo attraccati, siamo arrivati alla Marina di Procida e ora, cominciamo il giro dell’isola napoletana.
I ritmi lenti li percepisci appena ti guardi intorno, le onde del mare accarezzano il porto, le numerose barche fanno da sfondo incorniciando, in lontananza, il golfo di Napoli.
Le prime notizie su Procida risalgono all’VIII secolo a.C. quando vi approdarono i coloni Calcidesi, durante l’alto medioevo spesso fu visitata da pirati saraceni, proprio ad una di queste incursioni è legata la legenda di San Michele Arcangelo, oggi patrono dell’isola.
La zona dell’isola predisposta alla difesa è Terra Murata che con i 91 metri di altezza di Palazzo d’Avalos era l’unico punto da cui era impossibile l’accesso per il nemico.
Negli anni successivi la storia dell’isola inevitabilmente sarà condizionata dalle vicende napoletane.
Il Palazzo costruito nel ‘500, nel 1830 fu trasformato in carcere; oggi l’intera struttura è aperta al pubblico per visite guidate, un percorso che consente di immergersi in una realtà non molto lontana nel tempo ma, che meglio esprime l’animo di coloro che erano costretti a scontare la propria pena dinanzi l’immensità che riuscivano a guardare dalla finestra delle loro celle.
Da Terra Murata ci incamminiamo verso la parte più amata dai visitatori, percorrendo vicoli e fotografando le abitazioni colorate arriviamo giù alla Corricella e ci imbattiamo in uno dei più famosi ristoranti procidani “da Maria alla Corricella”.
Maria, lo si capisce sin da subito, è la protagonista assoluta.
Non è solo la proprietaria del ristorante ma, è anche l’unica donna pescatrice dell’isola che sin dall’età di 14 anni, anno in cui perse il padre, sapeva non solo salire in barca ma tirare su metri e metri di reti.
Il pescato, dal mare alla tavola, passa sotto le sue mani e la sua cura.
Maria è una donna procidana di 65 anni, conosce il mare e il vento da quando era piccola, accanto a lei Francesco, il cugino più grande che l’ha vista crescere, che ci confida con aria fiera che la piccola cugina ha sempre avuto una grande forza che l’ha contraddista soprattutto in mare aperto.
Maria ci guarda con aria sospettosa ma, alla richiesta di andare con lei in barca a ritirare le reti il mattino seguente non si fa pregare, appuntamento all’alba.
La fierezza, la forza, lo sguardo con cui ci racconta della sua vita e del suo mare sono tali da comprendere la sua personalità, arriviamo in mare aperto e comincia a tirare su le reti, metro dopo metro mette “in casa” il suo oro del giorno.
Muovendoci tra i vicoli e tra le spiagge che hanno reso l’isola famosa ci imbattiamo in giovani realtà culturali che sembrano attendere con ansia quelle che saranno le iniziative per l’anno 2022, quando finalmente sarà arrivato il momento di mantenere alto il titolo di capitale della cultura italiana ecco che arriviamo alla Libreria Nutrimenti dove ci accoglie Natalia che ci racconta dell’unica libreria presente sull’isola.
Nata nel 2014 e di proprietà della Casa Editrice Nutrimenti, Andrea ed Ada in visita a Procida realizzano ben presto il desiderio di aprire un piccolo luogo di cultura per tutti i procidani e non; dato in gestione a Natalia e a suo fratello Leonardo, Nutrimenti è una libreria indipendente, dove esiste la figura del libraio alla vecchia maniera, dove consigliare e acquistare libri è uno scambio quotidiano, dove la cura per il cliente è una prerogativa a cui non si può proprio rinunciare.
Inoltre, tra le iniziative intraprese, Nutrimenti ogni anno è impegnata nella realizzazione del festival Procida Racconta che si spera possa riprendere nel 2022 dopo lo stop forzato dovuto alla pandemia.
Per quanto riguarda il turismo sull’isola, possiamo dire che il target è variegato e sicuramente manifestazioni culturali come Maretica, il festival con grandi nomi del panorama letterario come Alessandro Baricco o Daria Bignardi, sono occasioni per visitatori, vicini o lontani, da cogliere senza remore.
Proprio per fermarsi qualche giorno sull’isola si può optare per una delle soluzioni più ricercate da vivere, il glamping.
La parola glamping si sposa perfettamente con il progetto turistico realizzato da Procida Camp e Resort, infatti, nella zona dei vecchi palazzi non troppo lontano dalla Chiesa di Sant’Antonio Abate troviamo all’interno di una bellissima area verde le luccicose roulotte americane, le Airstream, che accompagnano e coccolano gli ospiti in un’esperienza unica sull’isola. Sicuramente i tanti alberi di limoni, orgoglio procidano, incorniciano il tutto all’interno di una sola parola autentica: esperienza.
Il loro concept è immediato “il concetto della Dolce vita, vivere il tempo assaporandone ogni minuto, senza fretta”, mood che da sempre caratterizza l’isola dai mille colori.
Infine, possiamo raccontare della prima iniziativa realizzata per festeggiare in anticipo quello che sarà l’anno della cultura procidana, Panorama, organizzata da Italics, la prima edizione di mostra diffusa sul territorio tenutasi dal 2 al 5 settembre.
A partire dall’alto di Terra Murata, sono state inserite nel territorio opere di numerosi artisti, tra cui Mathias Stomer, Giulio Paolini, Mimmo Paladino, Giulia Cenci, Victoria Miro e tanti altri, collocate sia all’interno di luoghi privati che in spazi pubblici, un’occasione per far arrivare il visitatore in angoli che magari normalmente sarebbero inaccessibili.
Tra le opere più suggestive segnaliamo l’installazione a Casale Vascello, dove all’interno di una corte condominiale, troviamo le mappe marine di Elisabetta Benassi con una scultura sospesa di Tomas Saraceno oppure la suggestiva opera di Paladino all’ingresso di Palazzo d’Avalos.
Curiosità ed entusiasmo sono i sentimenti riscontrati nei procidani ma, anche prudenza per quello che potrà essere, si spera, uno degli anni più belli per l’isola.
Se invece si vuole percorrere il filo dell’arte locale e tradizionale è il caso di entrare nella bottega di Antonio Lamura, dove sculture, personaggi e piccole ambientazioni prendono vita a pochi passi dalla marina di Procida.
La passione e l’arte di Antonio sono palpabili nella cura dei dettagli, nella precisione e nell’amore con cui custodisce le sue creazioni.
“Da anni proponiamo eventi culturali a Procida e non siamo di certo alla ricerca di una “vetrina” per fare bella figura nel 2022, quello che ci interessa fare in quest’anno così importante per tutta la comunità è portare l’attenzione di tutte le istituzioni sulla realtà procidana.
Panorama è stato il biglietto di ingresso, un’occasione che ha coinvolto con gioia tutta la comunità” commenta il Sindaco Raimondo Ambrosino.
Testo di Felisia Toscano – Foto di Maria Di Pietro