Dialoghi di Pistoia chiude la XIII edizione con 16.000 presenze
E’ stata un’edizione intensa, all’insegna della condivisione con grandi nomi e una sentita partecipazione da parte del pubblico e dei volontari, ben 300, che anche quest’anno hanno reso il festival pistoiese un successo. Tre giorni che hanno visto susseguirsi personalità di spicco del panorama culturale italiano e internazionale, da James Clifford a Dacia Maraini, applausi e standing ovation sono stati frequenti durante gli incontri. Spunti di riflessione e tematiche importanti come l’incontro con Saviano tenutosi sabato in una piazza Duomo gremita, lo scrittore ha affrontato il tema dell’edizione 2022 “Narrare humanum est. La vita come intreccio di storie e immagini” partendo dalla pubblicazione recente del suo libro ‘Solo è il coraggio. Giovanni Falcone, il romanzo’ realizzato grazie a memorie, diari e documenti che hanno partecipato all’intera vicenda; durante l’incontro l’autore ha cercato di dare risalto al coraggio, quello silenzioso, quello ossequioso, quello individuale.
“Le leggi sono per i fessi, le regole per chi sa stare al mondo” è così che Saviano ha sintetizzato in un modo alquanto semplice ed immediato l’approccio dei “famosi” uomini di onore; il romanzo inizia con un’esplosione: un padre sta raccogliendo delle bombe inesplose lanciate dagli americani e sta cercando di aprirne una per poi rivenderne ogni pezzo. La deflagrazione che segue non lascia scampo né a lui né ai suoi figli, eccetto uno: si chiama Salvatore Riina e ha solo 12 anni.
Da quest’esplosione si arriverà, anni dopo, a quella di Capaci.
Al Teatro Manzoni protagonista assoluto lo statunitense James Clifford, antropologo contemporaneo che ha condiviso il suo modo di narrare le altre culture completamente capovolto, una nuova visione iniziata già negli anni ottanta quando decise di iniziare a raccontare “l’altro” non più distinguendo noi e voi ma, facendo confluire noi insieme agli altri, solo insieme riusciremo a non fare distinzioni.
A suggellare la chiusura la chiusura di quest’edizione, la consegna della quinta edizione del Premio Internazionale Dialoghi di Pistoia a Dacia Maraini, per sottolineare l’importanza di una figura nel mondo culturale che ha testimoniato la centralità del dialogo per lo sviluppo delle relazioni umane. Un dialogo volto ad evitare qualsiasi discriminazione, fatto di immagini, di viaggi, di dolore… un modo per capire come le proprie idee resistono anche quando tutto il resto sembra condizionarle.
«Mi viene naturale rivoltarmi alle ingiustizie, la mia sete di giustizia non è solo per le donne, ma anche per i senzatetto, malati psichici, i ragazzi delle periferie. La giustizia vuol dire resistere, tener fede alle proprie idee anche a costo di subirne le conseguenze. Vuol dire rivoltarsi ad una legge perché è sbagliata, non per un proprio tornaconto».
Con un messaggio pieno di forza e di coraggio per la società in cui ci troviamo e per le future generazioni, si cala il sipario sui Dialoghi di Pistoia che, quest’anno, ha fatto registrare 16.000 presenze.
Felisia Toscano
Foto Dialoghi di Pistoia