Minutera itinerante alla Fondazione Alinari per la Fotografia
𝚅𝚒 𝚊𝚜𝚙𝚎𝚝𝚝𝚒𝚊𝚖𝚘 𝚊𝚕𝚕𝚊 𝙵𝚘𝚗𝚍𝚊𝚣𝚒𝚘𝚗𝚎 𝙰𝚕𝚒𝚗𝚊𝚛𝚒 𝚙𝚎𝚛 𝚕𝚊 𝙵𝚘𝚝𝚘𝚐𝚛𝚊𝚏𝚒𝚊.
Ancor più, essendo le uniche, teniamo a sottolinearlo: “i fotografi e 𝗹𝗲 𝗳𝗼𝘁𝗼𝗴𝗿𝗮𝗳𝗲”
𝚀𝚞𝚊𝚗𝚍𝚘 𝚊𝚋𝚋𝚒𝚊𝚖𝚘 𝚒𝚗𝚒𝚣𝚒𝚊𝚝𝚘 𝚚𝚞𝚎𝚜𝚝𝚘 𝚙𝚛𝚘𝚐𝚎𝚝𝚝𝚘 𝚍𝚊𝚕 𝚙𝚛𝚒𝚖𝚘 𝚒𝚜𝚝𝚊𝚗𝚝𝚎 𝚊𝚟𝚎𝚟𝚊𝚖𝚘 𝚋𝚎𝚗 𝚌𝚑𝚒𝚊𝚛𝚘 𝚒𝚕 𝚗𝚘𝚜𝚝𝚛𝚘 𝚘𝚋𝚒𝚎𝚝𝚝𝚒𝚟𝚘, 𝚊𝚕𝚍𝚒𝚕𝚊̀ 𝚍𝚒 𝚞𝚗𝚊 𝚏𝚒𝚕𝚘𝚜𝚘𝚏𝚒𝚊 𝚍𝚒 𝚟𝚒𝚝𝚊 𝚌𝚑𝚎 𝚘𝚐𝚗𝚞𝚗𝚊 𝚍𝚒 𝚗𝚘𝚒 𝚌𝚊𝚖𝚖𝚒𝚗𝚊𝚗𝚍𝚘 𝚒𝚗𝚜𝚒𝚎𝚖𝚎 𝚜𝚝𝚊𝚟𝚊 𝚊𝚋𝚋𝚛𝚊𝚌𝚌𝚒𝚊𝚗𝚍𝚘, 𝚒𝚕 𝚌𝚞𝚘𝚛𝚎 𝚎 𝚕𝚊 𝚗𝚎𝚌𝚎𝚜𝚜𝚒𝚝𝚊̀ 𝚗𝚘𝚗 𝚎𝚛𝚊𝚗𝚘 𝚜𝚘𝚕𝚘 𝚚𝚞𝚎𝚕𝚕𝚒 𝚍𝚒 𝚛𝚒𝚙𝚛𝚎𝚗𝚍𝚎𝚛𝚎 𝚌𝚘𝚗 𝚗𝚘𝚜𝚝𝚊𝚕𝚐𝚒𝚊 𝚕’𝚊𝚗𝚝𝚒𝚌𝚊 𝚙𝚛𝚊𝚝𝚒𝚌𝚊 𝚊𝚛𝚐𝚎𝚗𝚝𝚒𝚌𝚊, 𝚗𝚎́ 𝚍𝚒𝚖𝚘𝚜𝚝𝚛𝚊𝚛𝚎 𝚋𝚛𝚊𝚟𝚞𝚛𝚊 𝚝𝚎𝚌𝚗𝚒𝚌𝚊 𝚘 𝚖𝚊𝚎𝚜𝚝𝚛𝚒𝚊 𝚍𝚎𝚕𝚕’𝚞𝚝𝚒𝚕𝚒𝚣𝚣𝚘 𝚍𝚎𝚕𝚕𝚘 𝚜𝚝𝚛𝚞𝚖𝚎𝚗𝚝𝚘. 𝚀𝚞𝚎𝚕𝚕𝚘 𝚍𝚊 𝚌𝚞𝚒 𝚜𝚒𝚊𝚖𝚘 𝚙𝚊𝚛𝚝𝚒𝚝𝚎, 𝚒𝚘 𝚌𝚘𝚗 𝚒𝚕 𝚖𝚒𝚘 𝚋𝚊𝚐𝚊𝚐𝚕𝚒𝚘 𝘧𝘰𝘵𝘰𝘨𝘳𝘢𝘧𝘪𝘤𝘰, 𝙵𝚎𝚕𝚒𝚜𝚒𝚊 𝚌𝚘𝚗 𝚒𝚕 𝚜𝚞𝚘 𝘤𝘰𝘮𝘶𝘯𝘪𝘤𝘢𝘵𝘪𝘷𝘰 , 𝚎̀ 𝚜𝚝𝚊𝚝𝚘 𝚒𝚕 𝚍𝚎𝚜𝚒𝚍𝚎𝚛𝚒𝚘 𝚍𝚒 𝚛𝚒𝚙𝚎𝚛𝚌𝚘𝚛𝚛𝚎𝚛𝚎 𝚎 𝚜𝚌𝚘𝚟𝚊𝚛𝚎 𝚜𝚝𝚘𝚛𝚒𝚎 𝚌𝚑𝚎 𝚙𝚘𝚗𝚐𝚘𝚗𝚘 𝚕’𝚊𝚝𝚝𝚎𝚗𝚣𝚒𝚘𝚗𝚎 𝚜𝚞𝚕𝚕’𝚒𝚖𝚙𝚘𝚛𝚝𝚊𝚗𝚣𝚊 𝚍𝚎𝚕𝚕𝚊 𝚖𝚎𝚖𝚘𝚛𝚒𝚊, 𝚞𝚗 𝚛𝚒𝚝𝚘𝚛𝚗𝚘 𝚊𝚕𝚕𝚊 𝙥𝙤𝙚𝙩𝙞𝙘𝙖 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙛𝙤𝙩𝙤𝙜𝙧𝙖𝙛𝙞𝙖 𝚎 𝚕𝚎 𝚝𝚛𝚊𝚌𝚌𝚎 𝚍𝚎𝚕 𝚝𝚎𝚖𝚙𝚘 𝚊𝚝𝚝𝚛𝚊𝚟𝚎𝚛𝚜𝚘 𝚕𝚞𝚘𝚐𝚑𝚒 𝚎 𝚟𝚘𝚕𝚝𝚒 𝚞𝚖𝚊𝚗𝚒.
𝚀𝚞𝚊𝚗𝚍𝚘 𝚍𝚒𝚌𝚒𝚊𝚖𝚘 𝚛𝚒𝚝𝚘𝚛𝚗𝚘 𝚒𝚗𝚝𝚎𝚗𝚍𝚒𝚊𝚖𝚘 𝚛𝚒𝚙𝚛𝚎𝚗𝚍𝚎𝚛𝚎 𝚍𝚒 𝚗𝚞𝚘𝚟𝚘 𝚌𝚘𝚜𝚌𝚒𝚎𝚗𝚣𝚊 𝚌𝚑𝚎 𝚕𝚊 𝚙𝚛𝚎𝚜𝚎𝚗𝚣𝚊 𝚞𝚖𝚊𝚗𝚊, 𝚒𝚗𝚜𝚒𝚎𝚖𝚎 𝚊𝚒 𝚕𝚞𝚘𝚐𝚑𝚒, 𝚜𝚒 𝚎̀ 𝚜𝚖𝚊𝚛𝚛𝚒𝚝𝚊 𝚗𝚎𝚕𝚕𝚊 𝚟𝚎𝚕𝚘𝚌𝚒𝚝𝚊̀ 𝚍𝚒 𝚞𝚗 𝚖𝚘𝚗𝚍𝚘 𝚌𝚑𝚎 𝚊 𝚏𝚞𝚛𝚒𝚊 𝚍𝚒 𝚐𝚞𝚊𝚛𝚍𝚊𝚛𝚎 𝚊𝚟𝚊𝚗𝚝𝚒 𝚎̀ 𝚒𝚐𝚗𝚊𝚛𝚘 𝚍𝚎𝚕 𝚙𝚊𝚜𝚜𝚊𝚝𝚘 𝚎 𝚍𝚎𝚕 𝚙𝚛𝚎𝚜𝚎𝚗𝚝𝚎. 𝙸𝚗𝚝𝚎𝚗𝚍𝚒𝚊𝚖𝚘 𝚌𝚑𝚎 𝚕𝚊 𝚌𝚛𝚎𝚊𝚣𝚒𝚘𝚗𝚎/𝚙𝚛𝚘𝚍𝚞𝚣𝚒𝚘𝚗𝚎 𝚍’𝚒𝚖𝚖𝚊𝚐𝚒𝚗𝚒 𝚑𝚊 𝚍𝚒 𝚌𝚘𝚗𝚜𝚎𝚐𝚞𝚎𝚗𝚣𝚊 𝚏𝚊𝚝𝚝𝚘 𝚍𝚒𝚖𝚎𝚗𝚝𝚒𝚌𝚊𝚛𝚎 𝚌𝚑𝚎 𝚕𝚊 𝚏𝚘𝚝𝚘𝚐𝚛𝚊𝚏𝚒𝚊 “𝚜𝚒 𝚝𝚘𝚌𝚌𝚊”, 𝚑𝚊 𝚞𝚗 𝚜𝚞𝚙𝚙𝚘𝚛𝚝𝚘 𝚖𝚊𝚝𝚎𝚛𝚒𝚌𝚘, 𝚟𝚊 𝚌𝚞𝚜𝚝𝚘𝚍𝚒𝚝𝚊 𝚒𝚗 𝚊𝚕𝚋𝚞𝚖 𝚍𝚒 𝚏𝚊𝚖𝚒𝚐𝚕𝚒𝚊, 𝚒𝚗 𝚕𝚒𝚋𝚛𝚒 𝚍’𝚊𝚛𝚝𝚒𝚜𝚝𝚊…
𝙰𝚋𝚋𝚒𝚊𝚖𝚘 𝚟𝚒𝚜𝚜𝚞𝚝𝚘 𝚚𝚞𝚊𝚕𝚌𝚑𝚎 𝚖𝚎𝚜𝚎 𝚊 𝙿𝚊𝚛𝚒𝚐𝚒, 𝚙𝚎𝚛 𝚌𝚘𝚗𝚝𝚊𝚖𝚒𝚗𝚊𝚛𝚌𝚒 𝚎 𝚜𝚊𝚝𝚞𝚛𝚊𝚛𝚌𝚒 𝚌𝚘𝚖𝚎 𝚜𝚘𝚕𝚘 𝚕𝚊̀ 𝚅𝚒𝚕𝚕𝚎 𝙻𝚞𝚖𝚒𝚎𝚛𝚎 𝚜𝚊 𝚏𝚊𝚛𝚎, 𝚊𝚋𝚋𝚒𝚊𝚖𝚘 𝚛𝚘𝚟𝚒𝚜𝚝𝚊𝚝𝚘 𝚝𝚛𝚊 𝚟𝚎𝚌𝚌𝚑𝚒𝚎 𝚌𝚊𝚛𝚝𝚎 𝚍𝚎 𝚟𝚒𝚜𝚒𝚝𝚎 𝚍𝚎𝚕𝚕𝚎 𝙱𝚘𝚞𝚚𝚞𝚒𝚗𝚒𝚜𝚝𝚎𝚜 𝚕𝚞𝚗𝚐𝚘 𝚕𝚊 𝚂𝚎𝚗𝚗𝚊, 𝚊𝚋𝚋𝚒𝚊𝚖𝚘 𝚙𝚎𝚛𝚌𝚘𝚛𝚜𝚘 𝚌𝚑𝚒𝚕𝚘𝚖𝚎𝚝𝚛𝚒 𝚒𝚗 𝚊𝚞𝚝𝚘 𝚙𝚎𝚛 𝚎𝚜𝚜𝚎𝚛𝚎 𝚊𝚕𝚕’Atelier Malicot, 𝚛𝚎𝚜𝚙𝚒𝚛𝚊𝚛𝚎 𝚕𝚊 𝚖𝚊𝚐𝚒𝚊 𝚎 𝚕𝚊 𝚜𝚞𝚊 𝚕𝚞𝚌𝚎, 𝚒𝚗𝚌𝚘𝚗𝚝𝚛𝚊𝚛𝚎 𝚙𝚛𝚘𝚏𝚎𝚜𝚜𝚒𝚘𝚗𝚒𝚜𝚝𝚒 𝚎 𝚊𝚙𝚙𝚊𝚜𝚜𝚒𝚘𝚗𝚊𝚝𝚒, 𝚙𝚎𝚛 𝚙𝚘𝚒 𝚛𝚒𝚝𝚘𝚛𝚗𝚊𝚛𝚎 𝚒𝚗 𝙸𝚝𝚊𝚕𝚒𝚊 𝚎 𝚖𝚞𝚘𝚟𝚎𝚛𝚌𝚒 𝚝𝚛𝚊 𝚕𝚎 𝚌𝚒𝚝𝚝𝚊̀ 𝚍’𝚊𝚛𝚝𝚎, 𝚝𝚎𝚊𝚝𝚛𝚘 𝚍𝚒 𝚜𝚝𝚛𝚊𝚍𝚊 𝚎 𝚖𝚎𝚛𝚌𝚊𝚝𝚒 𝚍𝚒 𝚊𝚗𝚝𝚒𝚚𝚞𝚊𝚛𝚒𝚊𝚝𝚘. 𝚄𝚗 𝚙𝚎𝚛𝚌𝚘𝚛𝚜𝚘 𝚜𝚞𝚕𝚕𝚊 𝚏𝚘𝚝𝚘𝚐𝚛𝚊𝚏𝚒𝚊 𝚎 𝚒𝚕 𝚟𝚒𝚊𝚐𝚐𝚒𝚘, 𝚌𝚘𝚗 𝚊𝚕 𝚌𝚎𝚗𝚝𝚛𝚘 𝚕𝚊 𝚏𝚒𝚐𝚞𝚛𝚊 𝚍𝚎𝚕𝚕𝚊 𝚍𝚘𝚗𝚗𝚊 𝚏𝚕𝚊𝚗𝚎𝚞𝚜𝚎... 𝚌𝚘𝚗 𝚞𝚗𝚊 𝚜𝚌𝚊𝚝𝚘𝚕𝚊 𝚖𝚊𝚐𝚒𝚌𝚊 𝚍𝚒 𝚕𝚎𝚐𝚗𝚘 𝚌𝚑𝚎 𝚛𝚎𝚊𝚕𝚒𝚣𝚣𝚊 𝚏𝚘𝚝𝚘𝚐𝚛𝚊𝚏𝚒𝚎 𝚜𝚞 𝚌𝚊𝚛𝚝𝚊 𝚊𝚒 𝚜𝚊𝚕𝚒 𝚍'𝚊𝚛𝚐𝚎𝚗𝚝𝚘.
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Fondazione Alinari per la Fotografia
Presentazione del progetto:
Alla scoperta della Cupola cinquecentesca del Vasari a Pistoia
date » 17-07-2024 12:56
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La redazione di Arteventi news ha avuto la possibilità di vivere un’esperienza emozionante per la realizzazione di uno speciale sulla Cupola della Basilica della Madonna dell’Umiltà di Pistoia.
Un capolavoro architettonico che abbiamo avuto potuto di ammirare a partire dalla prima pietra che riporta la data del 1492 e che è visibile sulla parete esterna della Basilica.
Il percorso inizia in una piccola porticina in cui è necessario abbassarsi per entrare, quasi come se si fosse all’interno di un passaggio segreto, ci si ritrova dinanzi ad una scala a chiocciola che ci condurrà verso la sommità. La struttura ottagonale della cupola, con le sue nervature e le sue vele, è un esempio di architettura rinascimentale, ogni elemento è curato nei minimi dettagli e poter fare questo percorso è stato un vero e proprio viaggio nel tempo, dove si percepisce la grandezza del passato, la maestria degli antichi costruttori, la devozione dei fedeli che per secoli hanno pregato sotto questa volta celeste.
Il nostro “viaggio” che inizialmente prevede una scala a chiocciola che ci conduce al primo piano, ci da la possibilità di vedere dall’alto l’intero della Basilica; ma, è dopo la vista dell’antico organo che il percorso diventa più complicato snodandosi tra gradini alti, piccoli corridoi poco luminosi, passaggi stretti ed angusti mentre con mano continuiamo a toccare e a respirare il cinquecento.
Siamo curiosi e stupiti del percorso che stiamo facendo e man mano che ci avviciniamo, cresce l’emozione nel vedere sotto i nostri occhi un pezzo di storia della città pistoiese.
Nella parte finale, l’inclinazione è tale che per proseguire la salita dobbiamo percorrere dei gradini inclinati, si ha quasi la sensazione di abbracciare la cupola mentre ci avviciniamo… ad attenderci un’ultima scala che ci condurrà ad una piccola botola, ed è proprio lì la meraviglia, praticamente la botola si apre direttamente sulla lanterna in cima alla cupola, appena mettiamo il piede sull’ultimo gradino con gli occhi vediamo la città che si dispiega sotto di noi come un quadro dipinto, offrendo scorci suggestivi, i tetti di tegole rosse, il campanile svettante, il marmo bianco del Battistero, ogni dettaglio è ricoperto di bellezza. Percorriamo la lanterna in un girotondo rimanendo senza fiato con l’unica considerazione che la vera meraviglia è la cupola stessa, un’opera d’arte a cielo aperto, dove l’ingegno del Vasari si è intrecciato con la maestria dei costruttori toscani.
A quel punto con gli occhi pieni di arte e di bellezza riprendiamo la discesa che per alcuni versi è stata quasi più complicata della salita… ma ricchi dell’esperienza fatta e con la speranza che tutti coloro che si occupano della salvaguardia, tutela e conservazione della Cupola possano realizzare un progetto di valorizzazione per permettere ai pistoiesi e ai cittadini di tutto il mondo di poter vivere questa meravigliosa esperienza.
Testo di Felisia Toscano
Foto di Maria Di Pietro
Blu Infinito ha aperto la stagione teatrale a Pistoia
Blu Infinito lo spettacolo di danza e acrobazia andato in scena sabato 30 settembre ha aperto la stagione teatrale 2023/2024 del Teatro Manzoni di Pistoia tra arte e magia.
La compagnia eVolution dance theater diretta dal coreografo Anthony Heinl ha realizzato un’intera performance su quattro parole fondamentali, ovvero, gioco, gioia, comunità e cura e proprio attraverso l’illusione, l’arte e numerosi effetti speciali ha dato vita ad uno spettacolo suggestivo riscuotendo successo tra grandi e piccini con un grande impatto visivo.
Il Blu, scelto come origine di tutto, come uno cerchio che si allarga e si richiude su stesso dando vita a trasformazioni, mutazioni, intensità visive di luci e colori avvolge e accompagna gli artisti che si muovono sul palco, nel frattempo, l’acqua, altro elemento importantissimo nella performance scorre all’interno di numerosi viaggi per poi confluire nel Blu che diventa, appunto, Infinito.
Coralli, alghe marine, animali acquatici si incontrano durante la fluttuazione, non c’è un verso, non c’è una direzione, non c’è un orientamento… tutto è all’interno del tutto, Blu Infinito racchiude un mondo magico e gli spettatori sono gli unici osservatori ammessi.
Un mondo quasi incantato dove non esiste gravità ma solo libertà in volo tra effetti speciali, acrobazie e performance; ad accompagnare il tutto la tecnologia del Light Wall, un insieme di pannelli che costituiscono uno schermo su cui si possono visualizzare immagini, filmati e anche testi.
La eVolution dance theater ha affascinato numerosissimi spettatori sia in Italia che all’estero e a Pistoia, sabato sera, non ha tradito le aspettative regalando al pubblico una performance davvero… Infinta.
Felisia Toscano
A Villa Marlia arriva la primavera e un calendario ricco di eventi
La primavera a Villa Marlia, come sempre, è arrivata con la delicata fioritura delle camelie che ha colorato l’intero giardino, ben 40 varietà tra cui alcune rappresentative del territorio lucchese.
Uno dei percorsi più romantici all’interno della Villa e soprattutto parte integrante della Mostra delle Antiche camelie della Lucchesia.
Ad arricchire la meravigliosa villa il Lago Reale che da sempre ha un’importante funzione per l’approvvigionamento idrico dei giardini, fu realizzato dall’architetto Jacques Grèber nel 1924 che creò un’isola a forma di goccia.
Ben tre tipologie di giardino si alternano all’interno di Villa Marlia: all’italiana, spagnolo e dei limoni.
Il giardino all’italiana, appartenente al XVI secolo, era quello originario della Villa del Vescovo, quello spagnolo, detto anche giardino dei fiori, è in stile Art Decò ed è caratterizzato da forme geometriche ed ispirazioni ispano-moresco, infine quello dei limoni è ciò che resta dell’impronta barocca ed ospita circa 200 piante di agrumi. Oltre alla natura incontaminata, al profumo e ai colori in cui è possibile immergersi, Villa Maria ha già pubblicato il suo ricco calendario di eventi estivi. Dopo la caccia al tesoro che si è svolta a Pasquetta, il 30 aprile ci sarà la Marcia delle Ville 2023, una passeggiata nel verde attraverso le ville e le fattorie storiche della Piana di Lucca; il 6 luglio inizierà il ciclo delle 4 Serate estive con SurReale dove, immersi nel parco di Villa Marlia e sotto il cielo stellato, ci sarà la possibilità di vivere un’esperienza culinaria; il 14 luglio sarà il giorno perfetto per un Pic-nic al tramonto e ancora, il 10 agosto in occasione della notte di San Lorenzo ci sarà la rassegna d’arte “Le Rinascenze”: pittori, scultori, fotografi, cantanti e ballerini si esprimeranno nelle loro arti allietando grandi e piccini.
A chiusura del ciclo di incontri estivi, ci sarà il 3 settembre Viaggio nel tempo – VII edizione, tutti coloro che passeranno la selezione avranno la possibilità di partecipare alla serata con abiti d’epoca dove il giardino si trasformerà in un luogo di svago.
Questo è solo un assaggio delle numerose iniziative di Villa Marlia, a seguire ci saranno tantissimi eventi per il periodo autunnale che vi invitiamo assolutamente a non perdervi.
Testo di Felisia Toscano
Foto di Maria Di Pietro
L'Angelo della storia vincitore del Premio Ubu 2022 in scena al Bolognini di Pistoia
L’Angelo della storia si è appena aggiudicato il terzo oscar del teatro, il Premio Ubu 2022.
Portato in scena dalla compagnia Sotterraneo, con la regia di Sara Bonaventura, Claudio Cirri e Daniela Villa, la compagnia nata a Firenze nel 2005 muove i fili attraverso le numerose possibilità linguistiche che il teatro offre riuscendo a restituire al pubblico uno spettacolo di riflessioni introverse.
Nato dall’ultimo lavoro del filosofo Walter Benjamin, il racconto ha come protagonista lo sguardo di un angelo che continua a dare le spalle al futuro che, non riesce a mettere insieme i cumuli di macerie e di edifici che si ritrova dinanzi agli occhi poiché una tempesta, o forse semplicemente il suo destino, continua a trascinarlo in un tumulto di accadimenti non ben definito che noi chiamiamo progresso.
Progresso, dal latino andare avanti, avanzare, nonostante il suo chiaro significato etimologico continua ad indicare una strada da percorrere all’indietro e non andando avanti; la narrazione teatrale, ineccepibile, dei cinque attori della compagnia, Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati e Giulio Santolini, dimostra palesemente come la storia tende a ripetersi, come sia possibile che i sapiens continuino ad affermare di imparare dal passato e, allo stesso tempo, continuino a muovere gli stessi passi, ripetendo gli stessi errori e contribuendo a creare macerie su macerie in nome di un progresso, inesistente.
Il palcoscenico pistoiese è in continuo divenire, la vita muta ad ogni evento, ad ogni storia, ad ogni incontro… gli attori dirigono la scena mentre sono protagonisti, voci fuori campo, danzatori, sapiens e, dall’altra parte il pubblico, si trova continuamente catapultato da una parte all’altra del tempo, da un punto ad un altro della storia, tra secoli di umanità, tra incertezze, dubbi e tragedie che si ripetono.
L’Angelo della storia ci mette a nudo, possiamo guardare la nostra immagine riflessa nello specchio della vita, ogni individuo si ritrova a fare i conti con la realtà, ogni esistenza sembra evolversi fiera della sua pienezza, ma basta poco, un evento, un istante, per rendersi subito conto che altro non siamo che puntini che si perdono in narrazioni infinite.
Viene voglia di piangere ma allo stesso tempo di sorridere e poi di ridere in preda alla disperazione di un presente che sembra non aver imparato nulla dal passato, è per questo che l’Angelo della storia non riesce a voltarsi, è per questo che non riesce a proseguire il suo cammino, perché è prigioniero di se stesso, perché nella follia del passato continua la pazzia di vivere il presente.
Le numerose microstorie che si susseguono, alcune legate tra loro, hanno inevitabilmente un fil rouge, la riflessione su quello che rappresenta per l’uomo il passato, dalla storia delle caverne ai giorni nostri.
“C’è un quadro di Klee che s’intitola Angelus Novus. Vi si trova un angelo che sembra in atto di allontanarsi da qualcosa su cui fissa lo sguardo. Ha gli occhi spalancati, la bocca aperta, le ali distese. L’angelo della storia deve avere questo aspetto. Ha il viso rivolto al passato. Dove ci appare una catena di eventi, egli vede una sola catastrofe, che accumula senza tregua rovine su rovine e le rovescia ai suoi piedi. Egli vorrebbe ben trattenersi, destare i morti e ricomporre l’infranto. Ma una tempesta spira dal paradiso, che si è impigliata nelle sue ali, ed è così forte che egli non può chiuderle. Questa tempesta lo spinge irresistibilmente nel futuro, a cui volge le spalle, mentre il cumulo delle rovine sale davanti a lui al cielo. Ciò che chiamiamo il progresso, è questa tempesta.” W.Benjamin
Testo Felisia Toscano
Foto Maria Di Pietro
Il Programma della XIII edizione dei Dialoghi di Pistoia
Dialoghi di Pistoia tornano ad animare la città con una tre giorni che ormai ha visto ben 200.000 presenze nel corso delle precedenti dodici edizioni.
Narrare humanum est. La vita come intreccio di storie e immaginari è questo il tema scelto per il Festival del 2022 che come sempre accoglierà antropologici, filosofi, scrittori, classicisti pronti a dialogare sull’importanza della narrazione, dai mezzi di comunicazione tradizionali come i miti classici, il cinema per poi arrivare al web, allo storytelling e alla comunicazione contemporanea.
Ad aprire la conferenza stampa sono le parole di Lorenzo Zogheri per la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia che riconferma l’importanza del sostegno e della collaborazione che ormai da anni viene data al Festival antropologico pistoiese, inoltre sottolinea la bellezza del rapporto creato con i giovani che, in tantissimi, arrivano sia come spettatori che come volontari; Cristina Pantera Amministratrice di Pistoia Musei svela una delle novità di quest’anno, ovvero, la possibilità di ampliare i proprio orizzonti che all’interno di Dialoghi si è trasformato nella realizzazione degli eventi dei Festival anche fuori Pistoia, quest’anno, infatti, ci sarà la possibilità di partecipare ad alcuni eventi presso il Teatro Pacini di Pescia.
Il Sindaco Alessandro Tomasi commenta “sono convinto che anche quest’edizione lascerà un segno positivo, non mi resta che augurarvi buoni Dialoghi!”
Dulcis in fundo Giulia Cogoli ideatrice e direttrice di Dialoghi di Pistoia presenta, con enorme soddisfazione ed entusiasmo, quello che sarà il tema di questa XIII edizione.
L’apertura ci sarà venerdì 27 maggio con Maurizio Bettini, scrittore e fondatore del Centro di studi sull’Antropologia del Mondo Antico dell’Università di Siena; Guido Barbieri, Anna Bonaiuto, Concita De Gregorio, Roberto Saviano e tanti altri nomi saranno i protagonisti.
Il Premio Internazionale Dialoghi di Pistoia quest’anno verrà conferito a Dacia Maraini scrittrice, drammaturga, saggista e poetessa le cui opere sono tradotte in più di venti paesi.
“Il nostro non è un semplice Festival di tre giorni, è un vero e proprio sistema culturale a cui hanno preso parte e lavorano circa 500 persone” afferma la Cogoli.
Dialoghi di Pistoia è uno dei festival più importanti d’Italia con un ampio archivio di file/video che conta milioni di visualizzazioni, un progetto scuola con ben 32.000 studenti provenienti da tutta Italia ed una collana di libri.
La bella cornice di Piazza Del Duomo, insieme ai Teatri pistoiesi vi aspettano dal 27 al 29 maggio con numerosi eventi e conferenze che, anche quest’anno, contribuiranno ad arricchire umanamente e culturalmente tutti i partecipanti.
Testo e foto di Felisia Toscano
Benvenuti a Procida
“Benvenuti a Procida Capitale della Cultura” è questa la voce che si sente dal capitano di bordo attraverso l’altoparlante del traghetto, siamo attraccati, siamo arrivati alla Marina di Procida e ora, cominciamo il giro dell’isola napoletana.
I ritmi lenti li percepisci appena ti guardi intorno, le onde del mare accarezzano il porto, le numerose barche fanno da sfondo incorniciando, in lontananza, il golfo di Napoli.
Le prime notizie su Procida risalgono all’VIII secolo a.C. quando vi approdarono i coloni Calcidesi, durante l’alto medioevo spesso fu visitata da pirati saraceni, proprio ad una di queste incursioni è legata la legenda di San Michele Arcangelo, oggi patrono dell’isola.
La zona dell’isola predisposta alla difesa è Terra Murata che con i 91 metri di altezza di Palazzo d’Avalos era l’unico punto da cui era impossibile l’accesso per il nemico.
Negli anni successivi la storia dell’isola inevitabilmente sarà condizionata dalle vicende napoletane.
Il Palazzo costruito nel ‘500, nel 1830 fu trasformato in carcere; oggi l’intera struttura è aperta al pubblico per visite guidate, un percorso che consente di immergersi in una realtà non molto lontana nel tempo ma, che meglio esprime l’animo di coloro che erano costretti a scontare la propria pena dinanzi l’immensità che riuscivano a guardare dalla finestra delle loro celle.
Da Terra Murata ci incamminiamo verso la parte più amata dai visitatori, percorrendo vicoli e fotografando le abitazioni colorate arriviamo giù alla Corricella e ci imbattiamo in uno dei più famosi ristoranti procidani “da Maria alla Corricella”.
Maria, lo si capisce sin da subito, è la protagonista assoluta.
Non è solo la proprietaria del ristorante ma, è anche l’unica donna pescatrice dell’isola che sin dall’età di 14 anni, anno in cui perse il padre, sapeva non solo salire in barca ma tirare su metri e metri di reti.
Il pescato, dal mare alla tavola, passa sotto le sue mani e la sua cura.
Maria è una donna procidana di 65 anni, conosce il mare e il vento da quando era piccola, accanto a lei Francesco, il cugino più grande che l’ha vista crescere, che ci confida con aria fiera che la piccola cugina ha sempre avuto una grande forza che l’ha contraddista soprattutto in mare aperto.
Maria ci guarda con aria sospettosa ma, alla richiesta di andare con lei in barca a ritirare le reti il mattino seguente non si fa pregare, appuntamento all’alba.
La fierezza, la forza, lo sguardo con cui ci racconta della sua vita e del suo mare sono tali da comprendere la sua personalità, arriviamo in mare aperto e comincia a tirare su le reti, metro dopo metro mette “in casa” il suo oro del giorno.
Muovendoci tra i vicoli e tra le spiagge che hanno reso l’isola famosa ci imbattiamo in giovani realtà culturali che sembrano attendere con ansia quelle che saranno le iniziative per l’anno 2022, quando finalmente sarà arrivato il momento di mantenere alto il titolo di capitale della cultura italiana ecco che arriviamo alla Libreria Nutrimenti dove ci accoglie Natalia che ci racconta dell’unica libreria presente sull’isola.
Nata nel 2014 e di proprietà della Casa Editrice Nutrimenti, Andrea ed Ada in visita a Procida realizzano ben presto il desiderio di aprire un piccolo luogo di cultura per tutti i procidani e non; dato in gestione a Natalia e a suo fratello Leonardo, Nutrimenti è una libreria indipendente, dove esiste la figura del libraio alla vecchia maniera, dove consigliare e acquistare libri è uno scambio quotidiano, dove la cura per il cliente è una prerogativa a cui non si può proprio rinunciare.
Inoltre, tra le iniziative intraprese, Nutrimenti ogni anno è impegnata nella realizzazione del festival Procida Racconta che si spera possa riprendere nel 2022 dopo lo stop forzato dovuto alla pandemia.
Per quanto riguarda il turismo sull’isola, possiamo dire che il target è variegato e sicuramente manifestazioni culturali come Maretica, il festival con grandi nomi del panorama letterario come Alessandro Baricco o Daria Bignardi, sono occasioni per visitatori, vicini o lontani, da cogliere senza remore.
Proprio per fermarsi qualche giorno sull’isola si può optare per una delle soluzioni più ricercate da vivere, il glamping.
La parola glamping si sposa perfettamente con il progetto turistico realizzato da Procida Camp e Resort, infatti, nella zona dei vecchi palazzi non troppo lontano dalla Chiesa di Sant’Antonio Abate troviamo all’interno di una bellissima area verde le luccicose roulotte americane, le Airstream, che accompagnano e coccolano gli ospiti in un’esperienza unica sull’isola. Sicuramente i tanti alberi di limoni, orgoglio procidano, incorniciano il tutto all’interno di una sola parola autentica: esperienza.
Il loro concept è immediato “il concetto della Dolce vita, vivere il tempo assaporandone ogni minuto, senza fretta”, mood che da sempre caratterizza l’isola dai mille colori.
Infine, possiamo raccontare della prima iniziativa realizzata per festeggiare in anticipo quello che sarà l’anno della cultura procidana, Panorama, organizzata da Italics, la prima edizione di mostra diffusa sul territorio tenutasi dal 2 al 5 settembre.
A partire dall’alto di Terra Murata, sono state inserite nel territorio opere di numerosi artisti, tra cui Mathias Stomer, Giulio Paolini, Mimmo Paladino, Giulia Cenci, Victoria Miro e tanti altri, collocate sia all’interno di luoghi privati che in spazi pubblici, un’occasione per far arrivare il visitatore in angoli che magari normalmente sarebbero inaccessibili.
Tra le opere più suggestive segnaliamo l’installazione a Casale Vascello, dove all’interno di una corte condominiale, troviamo le mappe marine di Elisabetta Benassi con una scultura sospesa di Tomas Saraceno oppure la suggestiva opera di Paladino all’ingresso di Palazzo d’Avalos.
Curiosità ed entusiasmo sono i sentimenti riscontrati nei procidani ma, anche prudenza per quello che potrà essere, si spera, uno degli anni più belli per l’isola.
Se invece si vuole percorrere il filo dell’arte locale e tradizionale è il caso di entrare nella bottega di Antonio Lamura, dove sculture, personaggi e piccole ambientazioni prendono vita a pochi passi dalla marina di Procida.
La passione e l’arte di Antonio sono palpabili nella cura dei dettagli, nella precisione e nell’amore con cui custodisce le sue creazioni.
“Da anni proponiamo eventi culturali a Procida e non siamo di certo alla ricerca di una “vetrina” per fare bella figura nel 2022, quello che ci interessa fare in quest’anno così importante per tutta la comunità è portare l’attenzione di tutte le istituzioni sulla realtà procidana.
Panorama è stato il biglietto di ingresso, un’occasione che ha coinvolto con gioia tutta la comunità” commenta il Sindaco Raimondo Ambrosino.
Testo di Felisia Toscano – Foto di Maria Di Pietro
Protagonista dell'ultima notte del Pistoia Blues: Diodato
E’ stata una serata incredibile, una conclusione degna di quest’edizione, seppur ridotta, di Storytellers d’autore – Suoni d’autore nell’ambito della tradizionale rassegna musicale che è il Pistoia Blues.
Il protagonista dell’ultima notte è stato Diodato, che è riuscito ad incantare gli spettatori in Piazza del Duomo, dall’apertura con Greta Zuccoli, talento di Sanremo giovani, fino ad arrivare al vincitore di Sanremo 2020.
La serata si è svolta ripercorrendo tutti i singoli del suo ultimo disco “Che vita meravigliosa”, i grandi successi di sempre come “Babilonia”, “Adesso” e, quasi alla fine, è arrivata “Che vita meravigliosa” e la tanto attesa “Fai rumore” dove la piazza si è sciolta in un abbraccio collettivo.
Abbiamo bisogno di musica, abbiamo bisogno di stare insieme, di eventi che raccontino l’essenza di una comunità e, questa piccola rassegna musicale, ha per una settimana fatto ricordare ai pistoiesi quanto le serate del Blues siano ormai un pilastro fondante della tradizione cittadina.
Ci auguriamo che il prossimo anno ci sia un’edizione di alto livello, come sempre e, soprattutto ci auguriamo di poterla vivere tutti insieme, senza più restrizioni, ritornando ad avvicinarci l’uno all’altro mentre cantiamo, in piedi, sotto il palco nella bellissima Piazza Duomo.
Felisia Toscano
Marinella Senatore con "we rise by lifting others" a Palazzo Strozzi
Giovedì 03 dicembre, ore 11.30 conferenza stampa direttamente dalla pagina facebook di Palazzo Strozzi dove viene presentato il progetto artistico di Marinella Senatore “we rise by lifting others” che arriva a Firenze e sarà visibile fino al 7 febbraio 2021 dalle 9 alle 20.
Un progetto che parte dalle famose luminarie nei giorni di festa diffuse soprattutto nell’Italia meridionale e che è stata installata all’interno del cortile di Palazzo Strozzi.
L’opera è solo un punto di partenza, seguiranno workshop, laboratori ed iniziative con l’artista nell’unica modalità attualmente possibile, on-line.
Tutto nasce dall’arte partecipativa anche nelle sue nuove modalità, le istituzioni come centri di produzione, ecco che l’installazione di Marinella Senatore vuole essere solo il punto di partenza, un nucleo da dove propagare energia.
Non iniziative create in sostituzione di quelli che potrebbero essere eventi in presenza, ma un lavoro che da anni viene fatto, come afferma l’artista, proprio su delle piattaforme digitali create appositamente per creare legami tra persone.
“L’opera che ho creato si rifà alla tradizione delle luminarie principalmente del sud Italia ma, custodisce anche una serie di memorie miste, come il simbolo del giglio fiorentino che si unisce al barocco pugliese, l’obiettivo non è creare distanza ma fondersi come comunità, creando il monumento di tutti” con queste parole racconta la sua opera la Senatore.
We rise by lifting others, ci eleviamo sollevando gli altri, viene dalla t-shirt indossata da un ragazzo durante una manifestazione a New York negli anni settanta ed è il titolo di quest’opera che intende abbracciare tutti, essere il centro di una comunità di persone che, anche se non si conoscono, condividono sapere, arte, vita.
Il progetto a cura di Arturo Galansino, direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi, vuole essere un punto di collegamento tra le persone sia in presenza che a distanza, in un momento dove ancora di più abbiamo bisogno di vicinanza, di sentirci parte di una comunità.
Le attività a distanza avranno come punto di partenza le scritte presenti nella luminaria, per cercare di creare un filo tra comunicazione verbale e non verbale, una connessione tra le persone.
Il progetto è stato realizzato anche con il sostegno di Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Fondazione CR Firenze, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi.
Felisia Toscano
Uffizi On Air: il progetto social per il lockdown dell'arte
Il lockdown dell’arte è l’ennesima restrizione che ci troviamo a vivere in questo momento che non sembra ancora arrivare all’epilogo.
Dopo il Rock Contest 2020, edizione interamente in streaming alla scoperta dei talenti emergenti nell’ambito musicale, anche i Musei della città di Firenze cominciano a rimettere in pista iniziative ed eventi online per cercare di mantenere un filo diretto con il pubblico.
Il progetto social “Uffizi On Air” prevede ogni martedì e venerdì alle ore 13 saranno pubblicati sul profilo Facbook ufficiale video live dove curatori e specialisti del settore mostrano e illustrano opere d’arte, dettagli e curiosità che si legano alla storia del miseo.
Il primo video è stato condotto dal diretto Eike Schmidt che dopo l’introduzione al nuovo progetto, ha raccontato la Tribuna del Buontalenti.
“Come già nel caso dellockdowndi primavera, anche stavolta gli Uffizi resteranno in contatto con tutti voi: ora, conUffizi On Air, offriamo un modo ancora più diretto per condividere i nostri tesori con il mondo. E ci sarà anche la possibilità per il pubblico di fare domande e ottenere risposte in diretta. Se non possiamo portarvi fisicamente nel museo, con questo nuovo progetto social vi ci accompagneremo virtualmente, in versionelive, mettendoci a disposizione per soddisfare il vostro desiderio di sapere e le vostre curiosità” ha dichiarato il direttoreEike Schmidt.
Non solo video live ma, numerose iniziative saranno intraprese proprio con l’obiettivo di potenziare la comunicazione e tenere un filo con il pubblico.
I numeri del successo delle iniziative durante il lockdown primaverile fa ben sperare sulla risonanza dei nuovi progetti in corso, tanto che sul profilo instagram si è arrivati già a ben 561milla followers e, non da poco, è il risultato ottenuto su TikTok, profilo aperto solo ad aprile, che conta più follower al mondo insieme al Prado.
Il link per poter seguire settimanalmente gli appuntamenti è il seguente: https://www.uffizi.it/video-storie/uffizi-on-air
Felisia Toscano