Napoli si trasforma nel paese delle meraviglie
La città di Napoli, con il suo cuore pulsante e la sua anima romantica, ospita fino al 17 novembre un’esperienza unica e indimenticabile: “This is Wonderland – Alice”. Un viaggio sensoriale che ha trasformato la realtà in una fiaba, catapultando grandi e piccini nel magico mondo di Alice. Il percorso, un labirinto di luci e colori, si snoda attraverso un’area di oltre 40.000 metri quadrati, trasformata in un vero e proprio Paese delle Meraviglie. Ogni angolo una sorpresa: un bosco incantato dove i funghi giganti sembrano sussurrare segreti, uno specchio infinito che riflette un mondo parallelo, un giardino fiorito dove il tempo sembra fermarsi. Le installazioni luminose, create da artisti di fama internazionale, sono un tripudio di forme e colori. Le proiezioni sui muri e sugli alberi creano atmosfere surreali, mentre le sculture luminose sembrano prendere vita al tocco di una bacchetta magica. Uno dei momenti più suggestivi è l’incontro con i personaggi della fiaba. Il Cappellaio Matto, con la sua eterna domanda “Sei matto?”, il Bianconiglio, sempre di corsa, li ha invitati a seguire il tempo che fugge. La Regina di Cuori, con la sua aria altezzosa… e poi, naturalmente, Alice, la protagonista di questa avventura che non abbiamo mai incontrato, ma presente nel cuore di ogni visitatore.
“This is Wonderland – Alice” non è solo una mostra, è un’esperienza immersiva, i visitatori hanno l’opportunità di riscoprire la propria immaginazione e di lasciarsi trasportare dalla magia, non in ultimo di assistere anche ad un bellissimo spettacolo dal vivo. La colonna sonora originale, composta appositamente per l’evento, fa da sottofondo a tutto il percorso, creando un’atmosfera incantata e sognante. Ogni nota musicale è un invito a lasciarsi andare e a sognare ad occhi aperti. “This is Wonderland – Alice” è un’esperienza unica, un’occasione per evadere dalla realtà e immergersi in un mondo fatto di fantasia e meraviglia. Napoli, con la sua anima passionale e la sua capacità di sorprendere, fa da cornice perfetta a questo evento indimenticabile.
E non è finita qui, da dicembre Alice si immergerà nell’atmosfera natalizia creando un mondo ancora più magico tra elfi e folletti… e noi non vediamo l’ora di raccontarvelo.
Testo di Felisia Toscano
Foto di Maria Di Pietro


Patti Smith a Mantova: poesia e salvezza
Un concerto che ha travalicato i confini della musica, trasformandosi in un vero e proprio atto di speranza, di riflessione sull’arte e di libertà. Patti Smith, la sacerdotessa del rock, ha incantato il pubblico mantovano con un’esibizione che ha toccato le corde più profonde dell’anima. La scaletta, un viaggio attraverso la sua lunga carriera, ha offerto un mix perfetto di brani storici e gemme meno conosciute. L’apertura con “Ghost” ha subito creato un’atmosfera sospesa e malinconica, mentre “Summer Cannibals” ha infuso un’energia primitiva e vitale che ha subito trascinato il pubblico ad un abbraccio circolare pieno di passione. Ma è stato durante l’esecuzione di brani come “Redondo” e “Black Coat” che l’emozione ha raggiunto il culmine. Dedicati rispettivamente a Fred “Sonic” Smith e a Arthur Rimbaud, questi brani hanno rivelato l’anima più intima e profonda dell’artista. I suoi occhi chiusi, le mani che danzavano lievi a disegnare musica e vita. Un tocco particolarmente emozionante è stato l’omaggio a due figure iconiche: Pier Paolo Pasolini e Kurt Cobain. Con la sua voce graffiante, Patti Smith ha interpretato una poesia di Pasolini, trasformandola in un canto intenso e struggente. A Cobain, invece, ha dedicato una versione intensa e personale di uno dei suoi brani più celebri, sottolineando l’importanza della sua eredità musicale. Non poteva mancare un appello alla pace, la stessa che si invocava in passato, che ancora oggi si ha necessità di implorare… Patti Smith ha colto l’occasione per lanciare un messaggio forte e chiaro contro la violenza e le guerre che affliggono il mondo. Attraverso le sue canzoni e le sue parole,ha invitato il pubblico a riflettere sul valore della pace, dell’amore e della solidarietà, senza banalità, ma un sentire ad occhi chiusi vibrando sulla pelle di ognuno. “Utilizziamo il Potere per creare un mondo migliore”. Le ultime canzoni, “Dancing”, “Poem Peaceable”, “Pissing Teen Sarit” e la conclusiva “People”, sono state un inno alla vita, alla libertà e alla speranza. Un invito a non perdere mai la fiducia nel futuro e a continuare a lottare per un mondo più giusto e equo. La sacerdotessa del rock, ha incantato tutti e tutte, con un concerto che ha trovato la sua naturale cornice nell’inaugurazione della mostra “Picasso: Poesia e Salvezza”. La scelta di far coincidere il concerto di Patti Smith con l’apertura della mostra dedicata a Picasso non è stata casuale. Entrambi gli artisti, pur appartenendo a generazioni e a linguaggi espressivi diversi, condividono una profonda passione per la poesia, la libertà creativa e la ricerca di un senso più profondo dell’esistenza. La sua eredità artistica continua a ispirare nuove generazioni di musicisti e poeti. La sua voce, rauca e graffiata, è un invito a non conformarsi, a seguire i propri sogni e a lottare per ciò in cui si crede. In un mondo sempre più complesso e frammentato, la musica di Patti Smith rappresenta un faro di luce, un invito a ritrovare la nostra umanità e a costruire un futuro migliore per tutti. La sua musica, come l’arte di Picasso, rappresentano un messaggio di speranza e di unità. Entrambi gli artisti, attraverso le loro opere, ci invitano a guardare oltre le apparenze, a cercare la bellezza nelle cose semplici e a credere in un futuro migliore. Il concerto di Mantova è stato un’esperienza indimenticabile, un momento in cui la musica e l’arte si sono fuse in un abbraccio perfetto, dando vita ad un’emozione che rimarrà per sempre nel cuore di chi ha avuto la fortuna di esserci.
Noi eravamo lì, e come per magia, siamo ancora travolte da ogni vibrazione della sua voce.
Testo e foto Maria Di Pietro e Felisia Toscano
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