Uno degli artisti più importanti al mondo : a Palazzo Strozzi arriva Jeff Koons con Shine
Dal 2 ottobre 2021 a Palazzo Strozzi è possibile visitare la mostra di Jeff Koons, uno degli artisti più importanti del mondo.
Shine, questo il titolo, è l’insieme di opere arrivate da importanti collezioni e da musei internazionali dove la lucentezza (shine) è il principio chiave delle sculture realizzate dall’artista in un gioco altalenante tra splendore e bagliore. Per Koons il termine shine è qualcosa che va oltre il semplice abbellimento, diventando in realtà l’elemento intrinseco della sua arte.
L’artista si rifiuta di creare opere elitarie, proprio in questa direzione inclusiva si colloca la serie Celebration, ovvero, sculture in acciaio inossidabile lucide e colorate tipiche della società consumistica, un paradiso ormai perduto. Lo spettatore nel percorso museale diventa parte dell’opera, le superfici riflettono il suo volto in una sorta di gioco autobiografico. Nell’arte di Koons non mancano riferimenti alla mitologia e alla cultura classica, espliciti nella serie Antiquity attraverso la quale riesce ad unire il passato alla contemporaneità.
Conosciamo ora 5 opere attraverso le parole dell’artista:
“Con The Rabbit ho voluto realizzare un’opera che fosse visivamente intossicante e generosa. Perché l’arte è condivisione, accettazione della propria storia, equilibrio social”; “con Ballon Dog, un palloncino che un pagliaccio potrebbe annodare per te ad una festa di compleanno ma, allo stesso tempo è un cavallo di Troia”; “con Lobster affronta il tema del maschile/femminile e di come venga comunicato. Ha aspetti sia maschi che femminili, i tentacoli potrebbero essere i baffi, la coda è molto femminile, come una conchiglia della Venere di Botticelli”; “Bluebird Planter rappresenta un semplice oggetto, ha un senso di nostalgia associato. Posso pensare a mia nonna, mia zia, mio zio… guardare le cose e godersele per quello che sono e cosa possono rappresentare per te in quel momento”.
Infine, “Gazing Ball, quando ero piccolo le persone mettevano come ornamento da gairdino delle sfere decorative; quando passavi a piedi o in macchina c’era un senso di generosità, la sensazione che lo avessero fatto per te.”
Come afferma lo stesso Koons: “Il lavoro dell’artista consiste in un gesto con l’obiettivo di mostrare alle persone qual è il loro potenziale. Non si tratta di creare un oggetto o un’immagine; tutto avviene nella relazione con lo spettatore. È qui che avviene l’arte”.
Testo e foto di Felisia Toscano