Villa Reale di Marlia: 5 secoli di storia e di bellezza nella provincia lucchese
Uno dei più bei parchi ottocenteschi che con i colori dell’autunno diventa una vera e propria magia.
Villa Reale di Marlia era un fortilizio abitato dal Duca di Tuscia, successivamente divenne di proprietà di mercanti e banchieri lucchesi fino al fallimento della famiglia Buonvisi.
Da quel momento la Villa fu messa in vendita e poi acquistata da Olivieri e Lelio Orsetti che con il loro arrivo diedero vita ad una serie di modifiche e all’introduzione del bellissimo Teatro di Verzura e del profumato Giardino dei Limoni.
Tra le costruzioni più interessanti troviamo senz’altro la realizzazione della Palazzina dell’Orologio.
Nel 1806 Elisa Bonaparte, principessa di Lucca e sorella di Napoleone, acquistò la proprietà realizzando modifiche sia strutturali che ai bellissimi giardini; prese come fonte di ispirazione la residenza privata del fratello Malmaison, vicino a Parigi.
Numerosi interventi furono fatti per l’introduzione all’interno del parco della villa di nuove specie di fiori, come le celebri camelie che si snodano lungo i due viali principali.
Dopo la caduta del regno di Bonaparte, il Principato di Lucca fu assegnato a Carlo Ludovico di Borbone ma, nella seconda metà dell’Ottocento il destino della villa fu in declino tanto che, Vittorio Emanuele II subentrato successivamente, la cedette a Penelope Carolina alla quale succedettero i figli Vittoria Augusta e Francesco Carlo.
Alla morte di Vittoria, il fratello Francesco accumulò così tanti debiti da dover vendere la villa; fu nel 1923 che i Conti Pecci-Blunt la acquistarono, realizzarono boschi, ruscelli, la caffetteria e un’area per lo sport di cui oggi è ancora visibile la piscina.
Palcoscenico di numerosi artisti e scrittori dell’epoca, Villa Marlia ha avuto spesso tra i suoi giardini grandi nomi come Salvador Dalì e Alberto Moravia, grazie anche alla contessa Anna Laetitia, detta Mimì, grande mecenate.
Nel 2015 la villa ormai in stato di abbandono fu venduta agli attuali proprietari, una coppia di mecenati svizzeri che, l’hanno riportata ad una condizione di assoluto splendore di cui tutti possono godere immersi nella natura e nella bellezza.
Testo e foto di Felisia Toscano